SALEM EXPRESS

Tipo Relitto: Traghetto passeggeri; Nazionalita': Egiziana Varo: 1966 Stazza Lorda: 1.105 Tonnellate Data Naufragio: 16/12/1991; Causa Affondamento: Collisione contro il reef; Localizzazione: Sud di Hyndman Reef, di fronte a Safaga; Latitudine: 26°30'025'' Nord Longitudine: 34°03'041'' Est di G. Posizione: Ridossato al reef; Profondita' Min: 10 m. Profondita' Max: 30 m. Fu' l'errore umano a causare l'affondamento del traghetto Salem Express, proveniente da Gedda, in Arabia Saudita, e diretto a Safaga, in Egitto. A bordo si trovavano per la maggior parte pellegrini di ritorno dalla Mecca. Verso la mezzanotte tra il 15 e il 16 dicembre del 1991 la nave stava seguendo la sua rotta, ed era arrivata quasi a destinazione, il porto di Safaga. A sud di Hyndman Reef , a circa 11 Km dal porto, tre formazioni madreporiche di notevoli dimensioni sfiorano la superficie. Il Salem Express, con i motori a massimo regime, ando' a cozzare contro il reef piu' ovest. La collisione fu' tremenda, nello scafo, a prua, si apri' una falla lunga circa 10 metri. A causa della forte collisione, il grosso portellone a prua si spalanco', e l'acqua che ve ne entro' fece affondare il traghetto in pochi minuti. I passeggeri moriro quasi tutti nel naufragio, sia per il comportamento dell'equipaggio, che dei soccorritori, non proprio ben organizzati, caotici ed inefficienti. Infatti le scialuppe di salvataggio, ancora appese alle gruette, ne sono la testimonianza tangibile. Il Salem Express, era una nave di stazza lorda di 1.150 tonnellate e le sovrastrutture erano ricoperte da lamiere ondulate, al fine di offrire riparo dal sole. Le vetture, per salire a bordo, dovevano passare attraverso un portellone situato a prua, che si apriva verso l'alto; al giorno d'oggi tale tipo di portello non viene piu' utilizzato proprio per motovi di sicurezza. Il Salem Express era dotato di due motori, e quindi di due fumaioli e di due eliche. Il relitto giace adagiato sul lato di tribordo, ai piedi della parete del reef. Il punto piu' profondo si trova a circa 30 metri e il lato di babordo arriva a 10 metri dalla superficie. Le sue dimensioni sono grandi, ma essendo adagiato su un fondale poco profondo ed essendo chiuso alle penetrazioni, e' visitabile esternamente in una unica immersione. L'immersione sul relitto richiede un profondo rispetto per la memoria delle tante persone morte nel naufragio. L'immersione inizia dalla parte piu' profonda, la murata di tribordo, ed essendo il relitto molto grande, gia' dalla discesa si rende visibile nella sua interezza. Sotto la murata, la parte piu' in penombra, si possono vedere tanti alcionari multicolore, proseguiamo verso poppa, dove, adagiati sulla sabbia troviamo i resti della copertura in lamiera e alcuni bagagli dei passeggeri. proseguendo verso la poppa, possiamo vedere una delle due eliche, molto grande, mentre la seconda elica si trova in parte insabbiata. L'immersione lungo lo scafo non rivela particolari interessanti, tranne la possibilita' di guardare attraverso gli oblo nelle cabine, dove gli arredi e le suppellettili (letti, bagagli, etc.) si muovono in corrente. L'interno lascia l'osservatore attonito sia dalla confusione che dagli oggetti di uso comune osservabili, e sara' portato a rivisitare mentalmente i momenti tragici dell'affondamento. Le condizioni di luce migliori si trovano al mattino, continuando lungo il traghetto si incontrano i due comignoli uniti da una passerella, con ancora visibile il logo della nave con una grande "S" raccolta in una corona d'alloro. Lungo il ponte superiore sono ancora ben visibili le bitte con i cavi, le condutture di ventilazione ed un argano. Lungo il tragitto osserviamo le sovrastrutture in lamiera e due gru a braccio. Le scialuppe sono oramai adagiate sul fondo sabbioso, ma ancora assicurate dalla funi alla nave, testimonianza del mancato utilizzo fattone durante il naufragio. A questo punto dell'immersione ci troviamo all'altezza del castello di prua, dove il portellone ormai chiuso, sbatte mosso dalla corrente, dando al tutto una atmosfera veramente spettrale.