In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Phycis phycis (Musdea bianca)

E' una specie bentonica che vive spesso al buio in grotte e cavità. Le pinne ventrali di questo pesce, simili a filamenti lunghi e bifidi, sono utilizzate come aiuto per orientarsi al buio nelle grotte che si sceglie per tana durante le ore diurne. Ha corpo allungato, abbastanza grosso e gonfio anteriormente e compresso e rastremato verso un peduncolo sottile. La testa è grossa e schiacciata superiormente, con muso corto e arrotondato all'apice. La bocca è ampia con la mascella superiore lievemente sporgente sull'inferiore. Le mascelle, munite di numerosi e piccoli denti, hanno grosse labbra spesse e carnose. Al disotto dell'apice della mandibola esiste un barbiglio carnoso sottile. Sul muso, vicino agli occhi, vi sono due paia di aperture nasali; le anteriori hanno un piccolo tubicino, le posteriori, più grandi, sono ovali. L'occhio è relativamente grande, rotondo, con iride argentea. Il corpo è cosparso di piccole scaglie lisce che si distaccano molto facilmente e che non sono molto appariscenti, perché ricoperte di un sottile strato mucoso. Le pinne dorsali sono due. La prima triangolare è corta, senza raggi filiformi più lunghi degli altri. La seconda inizia subito dopo la prima e si estende fino al peduncolo codale, dove termina con bordo arrotondato. L'anale è simmetrica alla seconda dorsale, inizia posteriormente ad essa e termina alla stessa altezza. La codale è a spatola sottile col bordo posteriore tondeggiante. Le pettorali si allungano oltre l'inizio della prima dorsale. Molto caratteristiche sono le ventrali situate in posizione giugulare. Esse sono filiformi, bifide, con due e talvolta tre raggi. Il più lungo di essi, disteso, non supera mai il punto d'inizio della pinna anale. La colorazione è bruno violaceo rossastra, più chiaro sul ventre e biancastro nella parte giugulare. La mucosa interna della bocca e della cavità respiratoria è bianco-grigiastra. Le pinne impari brune, sono nei giovani bordate dì bianco. I giovani hanno una colorazione azzurra fintanto che conducono vita pelagica. Lentamente i colori vengono sostituiti da una intonazione bruna, appena migrano verso il fondo. Si trova in acque poco profonde e sui fondali rocciosi, più spesso di notte. Si spinge sui fondali di sabbia e fango a profondità tra i 100 e 200 metri. L'alimentazione è carnivora. Si cattura con reti a strascico. Abbocca facilmente agli ami dei palangresi da fondo. La sua carne, delicata e facilmente digeribile, è piuttosto flaccida e poco pregiata. Lunghezza massima anche di 60 cm e oltre 2,5 kg Comune nel Mediterraneo e su tutte le coste italiane.


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