In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Diplodus puntazzo (Sarago pizzuto)

Si distingue da Diplodus per la forma del muso che è molto acuminata, con profilo concavo invece che convesso, e per i denti incisivi che sono molto inclinati in avanti e stretti. I molari sono molto piccoli e disposti in una sola fila. Ha forma ovale ed è compresso lateralmente; possiede un'unica pinna dorsale, composta anteriormente di undici raggi spinosi, che si prolunga fino al peduncolo codale con altri 13/14 raggi molli. La codale non è molto forcuta e le pettorali sono lunghe e puntute. L'anale è bassa e corta con tre spine e le ventrali con una. La bocca è terminale, piccola e obliqua, con mascelle prominenti uguali. I denti di questa specie ricordano quelli dei cavalli e sono disposti in una sola fila sia superiormente che inferiormente. Gli incisivi in numero di otto sono lunghi, taglienti e inclinati fortemente in avanti. Vi sono anche dei molari molto piccoli e non sempre distinguibili.La colorazione è simile a quella del sarago maggiore. Le bande nere verticali sono più o meno larghe e variano di numero da un minimo di 7 a 10-11. Abita le zone scogliose del litorale dalla costa, fino ai 40-50 metri di profondità. I grossi esemplari, in luoghi non disturbati, sono avvistabili anche in fondali bassissimi. E' piuttosto solitario e nomade. Lo si incontra generalmente mentre naviga a mezz'acqua oppure in riposo nelle spaccature verticali tra le le rocce, più difficilmente in tane sotto gli scogli. Nei mesi di settembre e ottobre gli esemplari adulti sono maturi sessualmente e depongono uova pelagiche galleggianti. In ottobre e novembre si trovano gli stadi post-larvali lunghi 10-20 mm. Si nutre di piccoli organismi animali che stacca con i denti a scalpello dalla coltre erbosa che tappezza gli scogli e le rocce sommerse. Si nutre anche di alghe. La pesca è occasionale con tramagli, lenze fisse e palangresi galleggianti. Di carne ottima, bianca e compatta, è paragonabile come sapore alle orate e ai saraghi. La taglia media degli adulti è tra i 30 e i 40 cm. con peso superiore al kg. ma non è difficile trovare esemplari anche oltre i due chili di peso. Vive in tutto il Mediterraneo, compreso il Mar Nero.


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