In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Rhincodon typus (Squalo balena)

Lo squalo balena e' un pesce pelagico di acque tropicali/temperato-calde. La specie sembra prediligere quelle aree dove la temperatura in superficie e' di 21-25°, con acque fredde di 17° o meno piu' in profondita' e una salinita' da 34.0 a 34.5 ppt. Queste condizioni probabilmente sono ottimali per la riproduzione del plankton del quale lo squalo si nutre. Acque caldo-temperate e tropicali degli Oceani Atalntico, Pacifico ed Indiano. E' stato incontrato molto spesso nella fascia equatoriale estesa da circa 30° nord a 35° sud. La popolazione e' sconosciuta. Questa specie e' altamente migratoria e fare stime sulle dimensioni e sulla tendenza della variazione della popolazione e' molto difficile. La lunghezza massima totale e' indeterminata, probabilmente piu' di 18 metri, ma sono rari gli esemplari al di sopra dei 12 metri. Peso approssimativamente 20.400kg (esemplare di 12m). E' un filtratore di plankton specializzato. Lo squalo usa speciali meccanismi filtranti per intrappolare copepods, larve di pesce ed altri componenti nutrizionali dal miscuglio planktonico. Meno di frequente cattura piccoli pesci come acciughe, sardine e piccoli calamari. Il plankton costituisce la principale dieta dello squalo balena, che viene filtrato dall'acqua mediante gli archi branchiali. L'animale e', apparentemente, altamente migratorio. I suoi movimenti seguono quelli delle infiorescenze degli organismi planktonici. E' stato osservato spesso lontano al largo, ma raggiunge anche la costa, penetrando qualche volta all'interno delle lagune degli atolli corallini. E' incontratro generalmento in superficie o nei suoi pressi, da solo o in gruppi di piu' di 100 individui. Probabilmente passa molto del suo tempo nelle profondita' dell'oceano aperto seguendo le correnti che trasportano il plankton del quale si nutre. Lo squalo balena si associa spesso a branchi di pesci pelagici, specialmente sgomboidi (tonni e maccarelli). E' stata catturata una femmina gravida contenente 16 uova, ognuna delle quali misurava piu' di 30cm di lunghezza. Questa specie e' naturalmente rara (con bassa densita' di popolazione), con un lento ritmo di riproduzione, che la rende suscettibile di sovra sfruttamento. Qualche diminuzione e' stata notata negli ultimi 10 anni nelle Maldive, e si pensa possa essere la conseguenza di una pesca eccessiva. Gli squali balena sono catturati a scopo alimentare in molte delle zone di distrubuzione. Taiwan e' attualmente il piu' grande consumatore della loro carne. Tuttavia, la specie non e' regolarmente pescata e la sua tenera carne ispira un basso prezzo di mercato. Ci sono notevoli difficolta' nel trattare un singolo individuo, e la scarsita' insieme alla natura solitaria della specie impedisce il raggiungimento di un numero sufficiente ed economicamente conveniente. La parte di maggior valore, il fegato ricco d'olio, nello squalo balena e' proporzionalmente piu' piccolo. La specie assume una valenza economica quando non sono disponibili pesci pagati a prezzo piu' caro, come tonni o marlin. La pesca di sussistenza in aree come l'India, il Pakistan, la Cina e le Maldive, notoriamente riguarda gli squali. Non e' certo quale tipo di impatto la pesca (commerciale o di altro genere) abbia sulla popolazione di questa specie. Il recente e drammatico incremento della domanda di pinne di squalo per preparare la zuppa potrebbe danneggiare lo squalo balena, il quale e' anche estremamente timido e suscettibile di molestie, specialmete da parte dei subacquei. L'aumento dei visitatori in aree protette potrebbe anche provocare la distruzione delle forme di cibo, causando lo spostamento degli animali in altre aree. Date le sue abitudini migratorie, lo squalo balena e' difficile da proteggere. Tuttavia un numero ragionevole di questa specie timida, e' stato osservato di recente dentro i confini del Ningaloo Reef, il piu' grande parco marino Australiano. Lo squalo balena e molte altre specie di pesci risultano protette all'interno di tali limiti. Negli ultimi cinque anni a Ningaloo Reef si e' sviluppata una significativa industria di eco-turismo che gravita intorno alla presenza di questo squalo. Il regolamento controlla il numero delle imbarcazioni all'interno dell'area di avvistamento degli animali, il numero di subacquei in acqua, il tempo di contatto e la distanza minima di approccio, allo scopo di minimizzare il disturbo. E' sotto sperimentazione un programma di marcatura per la scoperta dei modelli di spostamento dello squalo. Le informazioni riportate saranno utilizzato usate per determinare la localizzaizone geografica dei pesci, in un periodo di piu' di 20 anni. In Australia deve essere emanata una legislazione che regoli le immersioni, e possibilmente vieti la cavalcata dello squalo balena, anche se un divieto di questo tipo sarebbe tuttavia difficile, se non impossibile da far rispettare. La pesca dell'animale e' vietata nelle acque delle maldive dalla fine del 1993. Cio' a causa del declino dello squalo nei dieci anni precedenti ed al loro basso valore commerciale, e ci sono stati dei benefici dall'associazione tra l'industria turistica e quella del tonno. Devono anche essere considerate delle raccomandazioni per future ricerche e conservazione di aggregazioni di squali balena osservate nelle acque del Kenia nel 1994. Nel 1984 uno squalo balena di taglia rispettabile e' stato messo in una grande vasca oceanica ad Okinawa, Giappone, ed e' stato mantenuto con successo per un anno. Lo squalo balena rappresenta una possibile risorsa turistica per quelle aree dove si presenta regolarmente. Chiamato Ebisuzame dai pescatori Giapponesi, e' visto come un simbolo di buon auspicio per quelli che evitano di ucciderlo. E' di gran lunga il pesce piu' grande del mondo. .


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