In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Carcharhinus melanopterus (Squalo pinna nera del reef)

Squalo pinna nera del reef

Uno squalo piuttosto piccolo (sotto 1.6m) con cospique pinne marcate di nero. Muso piuttosto corto e arrotondato con lembi nasali prominenti; occhi ovali; assenza di cresta interdorsale; prima pinna dorsale di medie dimensioni (altezza 8 - 11.4 % della lunghezza totale) che origina al di sopra o appena porteriormente all'angolo interno delle pinne pettorali; seconda pinna dorsale moderatamente grande con una corta estremita' retrostante, pinna anale di dimensioni similari e posizionata direttamente al di sotto. Denti superiori piuttosto stretti, generalmente obliqui, con margini diffusamente seghettati e con cuspidi basali. Colore grigio-bruno chiaro sul dorso che sfuma nel bianco ventrale; una banda orizzontale piu' scura invade i fianchi bianchi. Estremita' della prima dorsale e del lobo caudale inferiore segnate con notevoli macchie nere, bordate di bianco al di sotto; le altre pinne hanno segni neri meno marcati o apici scuri; bordo della pinna caudale sovente tracciato con chiarezza da una linea nera. Eccezionalmente fino a 180cm; maggiormente sotto i 160cm; taglia alla nascita da 33 a 52 cm. E' una specie Indo-Pacifica da considerare un recente acquisto nella fauna del Mediterraneo (Tortonese, 1964), dove e' raro o occasionale con una distribuzione forse in aumento nelle aree piu' calde verso sud. Correntemente segnalato da Cipro, Libano e Israele fino almeno a Capo Bon, Tunisia, in origine come migratore dal Mar Rosso attraverso il Canale di Suez. Riportato (molto infrequentemente) dai meranti di pesce Maltesi, probabilmente come esemplari presi dai pescatori che operano davanti alle coste del Libano dove questi squali appaiono comuni (Golfo di Sidra). Non ancora segnalato dai pescatori di Mazzara del Vallo (Sicilia), ma facilmente avverabile, dato l'estenzione geografica in cui opera la loro flottiglia di pescherecci. Una specie costiera o litoranea di acque basse, associata tipicamente alla fauna del reef corallino; nelle acque del Mediterraneo tende ad essere presente nelle acque piu' pulite delle baie e lungo i margini o piani sabbiosi di banchi poco profondi. Anche intorno ad isolotti e capi, sopra substrati rocciosi o sabbiosi e sovente adiancenti a canaloni fino ad un massimo di 100m di profondita', ma piu' comunemente al di sopra dei 20m. Questi squali sono attivi nuotatori, generalmente vicino al fondo ma qualche volta incrociano visibili in superficie in acque basse a profondita' di guado; stanno sia soli che in piccole, libere aggregazioni. Predano un ampia varieta' di pesci di fondale piu' piccoli o pesci teleostei litoranei, pagelli e banchi piu' piccoli; anche polpi, calamari, seppie e, occasionalmente, gamberi. Il livello di attivita' si eleva vistosamente di notte, e studi specifici nelle acque del Pacifico suggeriscono che questi squali possono occupare gli stessi micrositi per almeno due anni. La biologia e l'ecologia nelle acque del Mediterraneo sono poco note. Sono vivipari con nidiate da 2 a 5 piccoli, generalmente 4 o meno; il periodo di gestazione forse e' 16 mesi. Le femmine maturano a 96 - 112cm, i machi tra i 91 e i 100cm.


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