In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)
La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto
Tripterygion tripteronotus (Peperoncino)
Ha corpo compresso, fusiforme e allungato, con linea laterale ad andamento rettilineo. Si caratterizza per le tre pinne dorsali ben distinte. Il corpo è ricoperto di scaglie ctenoidi, grandi, tranne la zona opercolare. I grandi occhi sono posti in alto e nella parte superiore dell'orbita hanno un piccolo tentacolo. Il muso è appuntito, stretto e corto, la bocca terminale, protrattile. Diverse file di sottili denti cardiformi si trovano nelle mascelle. Le pinne dorsali sono tre. La prima fatta di 3 raggi spinosi. La seconda, ha raggi spinosi di cui i primi tre sono di maggiore lunghezza e talvolta si prolungano in sottili filamenti. La terza è formata da tutti raggi molli semplici, decrescenti. La coda è separata dalla terza dorsale e dall'anale e ha il bordo arrotondato. L'anale è lunga la metà della lunghezza del corpo. Le pettorali sono ampie e terminanti in punta con tutti i raggi articolati. Le ventrali sono lunghe e formate da due raggi. La colorazione si differisce per dimorfismo sessuale. Il maschio è rosso scarlatto nel corpo e nelle pinne ed ha macchie brune nei fianchi. La testa è nera. Presenti puntini celesti sulle pinne e sulle guance. La prima dorsale ha una macchia nera sulla punta della terza spina, accompagnata da due scarlatte. Le femmine sono di colorazione bruno castagno più o meno macchiato. Un'altra specie è a fondo giallo ed un'altra ancora a fondo bruno. Ha abitudini sedentarie, vive da solo o in coppia negli anfratti di scogli a basse profondità. La riproduzione si ha nel mese di maggio. Le uova sono deposte in mucchietti attaccaticci sul fondo o sulle rocce. Si nutre di piccolissimi crostacei. Si cattura con piccoli retini a mano. Non supera gli 8 cm. Specie mediterranea. Nei mari italiani è citato ovunque, più raro nell'Adriatico
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