In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Balistes capriscus (Pesce balestra grigio)

Ha corpo ovale, compresso lateralmente e alto. La pelle spessa e consistente è ricoperta da piccole placche, tale di dargli una rugosità simile alla carta vetrata. La testa fa quasi un unicum con il corpo e termina con un muso a punta. L'occhio è piccolo, alto e preceduto in avanti da un solco e da piccolissime aperture nasali tonde. La bocca è piccola e carnosa con labbra evidenti. Due fila di denti superiori e inferiormente vi è una sola fila di denti (8 centrali). Al disopra dell'attacco delle pinne pettorali vi sono le aperture branchiali, abbastanza ridotte. La linea laterale è visibile negli stadi giovanili, non evidente negli adulti. La prima pinna dorsale è formata da tre spine che si possono ripiegare indietro alloggiandosi in un solco dorsale. La seconda dorsale è a raggi molli e ha una forma ampia quasi speculare all'anale. La pinna codale è convessa e si evolve con l'età, tanto che gli adulti prolungano i lobi in due lunghi filamenti. Le pettorali sono piccole e tondeggianti. Le le ventrali si fondano in una sola placca mobile e rugosa congiunta con l'apertura anale. La colorazione va dal grigio piombo a grigio azzurrastro, con riflessi verdastri sui fianchi e biancastri sul ventre. A volte è invece bruna giallastra con sfumature cineree o violacee e ampie macchie brunastre. Vive in vicinanza della costa su fondali scogliosi o detritici e algosi con sottofondo di sabbia. Nuota lentamente, spesse volte leggermente inclinato e si lascia avvicinare dai sub. Si riproduce tra giugno e luglio. La fecondazione avviene in un infossamento creato dalla femmina e le uova vengono custodite per circa 3 giorni dal maschio. Le larve sono planctoniche. Grazie alla potente dentatura con cui riesce a spezzare conchiglie e gusci, si nutre di molluschi e crostacei. Si cattura occasionalmente con reti strascico o con tramagli. Una volta catturato emette forti grugniti e per questo motivo in molte località viene chiamato pesce porco. Spesso si pensa che non sia commestibile, cosa non vera in quanto il suo sapore è ottimo, tanto da essere apprezzato in molti luoghi. Ha una taglia media di 25 cm, ma arriva anche ai 40 cm. Poco comune sulle coste italiane, raro in Adriatico settentrionale


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