In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Ginglymostoma cirratum (Squalo nutrice)

Il nome nurse shark sembra sia derivato dal vocabolo nusse, nome che un tempo veniva utilizzato per indicare lo squalo gatto. Il nome della famiglia, Ginglymostomatidae, deriva dal greco ??????µ?? (cerniera) e st?µa (bocca). Lo squalo nutrice è solito abitare nei fondali vicino alla costa, nelle acque tropicali e subtropicali . Si trova spesso a 1 metro di profondità, ma può arrivare fino a 12 metri sotto il livello del mare. I suoi habitat comuni sono i reef, i canali tra isole di mangrovie e i fondali sabbiosi. Si trova nell'Atlantico Occidentale da Rhode Island giù fino alla punta meridionale del Brasile; nell'Atlantico Orientale dal Cameron al Gabon (ma con possibilità di escursioni più profonde a nord o a sud);nell' Pacifico Orientale dalla zona sud della Baja California fino al Perù; attorno alle isole caraibiche e in Australia, lungo la Grande Barriera Corallina. I Ginglymostoma cirratum sono animali notturni, e trascorrono gran parte del del giorno in grandi gruppi inattivi (fino a 40 individui). Restano nascosti sotto sporgenze sommerse o in fessure nel reef; il Ginglymostoma cirratum sembra preferire posti specifici per riposare e vi fa ritorno ogni giorno dopo la caccia notturna. Durante la notte gli squali sono spesso solitari; trascorrono la maggior parte del tempo cacciando sui fondali marini. Si cibano principalmente di crostacei, molluschi, tunicati, pesci, organismi bivalvi e altri invertebrati come i polpi, i granchi, le aragoste , i gamberetti, i ricci di mare,le lumache di mare. Si pensa che si cibino dei pesci addormentati, che sarebbero più veloci dello squalo e quindi difficili prede durante la veglia; nonostante la piccola bocca limiti la dimensione delle potenziali prede, gli squali hanno una grande cavità all'interno della gola che permette loro di risucchiare i pesci di cui intendono cibarsi. Gli squali nutrice si possono anche nutrire di alghe e coralli. Alcuni esemplari sono stati osservati mentre riposavano col corpo retto dalle pinne, creando una sorta di trappola per i crostacei che poi aggrediscono e mangiano. Il periodo di accoppiamento è compreso tra la fine di giugno e quella di luglio. Gli squali nutrice sono ovovivipari, ossia le uova si sviluppano e si schiudono nel corpo della femmina dove il piccolo resta fino alla nascita. Il periodo di gestazione dura sei mesi, e il numero dei cuccioli è solitamente compreso tra 21 e 28. Il ciclo riproduttivo è biennale, poiché la femmina impiega 18 mesi per creare altre uova. I giovani squali di questa specie nascono completamente sviluppati e lunghi circa 30 centimetri. Li caratterizza una colorazione a macchie che sparisce con gli anni. La pesca di questi squali non è molto estesa, ma per la loro pigrizia sono facili prede dei pescatori locali. La loro pelle è incredibilmente resistente e viene utilizzata in abbigliamenti costosi. La carne viene consumata fresca o conservata sotto sale e il fegato viene utilizzato per produrre olio. Non viene catturato come pesce da acquario. Sono stati riportati alcuni attacchi avvenuti senza apparente provocazione da parte dell'uomo, ma generalmente viene considerato innocuo.


special thanks to:
biopix.com
discoverlife.org
fishpix.kahaku.go.jp
fotobiomare.com
www.flmnh.ufl.edu
ginux.univpm.it
www.koralsiden.dk
itis.gov
marinespecies.org
natuurlijkmooi.net
ramblincameras.com
ryanphotographic.com
scuba-equipment-usa.com
Alberto Vigliani
Marco Senigalliesi
Sergio Casalegno
Stefano Guerrieri
slugsite.tierranet.com
starfish.ch
vibrantsea.net
wetwebmedia
Gary McDonald
Ron Wolf
Sherry Ballard
Douglas Klug
Robert Potts
Tammy Ward
California Academy of Sciences
Paddy Ryan
Joseph Dougherty/ecology.org
Garry McCarthy
Nathan Litjens
calphotos.berkeley.edu
Sam Baccini
Richard Lang
Gustavo Grandjean
Rubén Guzmán
Gonçalo M. Rosa
Eugenia Patten
Alison Young
William Leonard
Eugene Weber
L. & L. Langstroth
Moorea Biocode
John White