In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Carcharhinus brevipinna (Squalo pinna nera)

Squalo pinna nera

Uno squalo piuttosto snello e grande, dalla linea aereodinamica, con un lungo muso appuntito, fessure branchiali notevolmente lunghe (per un carcharhinidae), e assenza di cresta interdorsale. Occhi notevolmente piccoli; solchi labiali superiori ben sviluppati. Prima pinna dorsale piccola (6-10.2 % dellal lunghezza totale) con base piuttosto corta, apici stretti e arrotondati oppure acuti, che origina sopra o appena dietro le estremita' libere pettorali. Pinne pettorali corte (circa 13-18 % della lunghezza totale), con estremita' molto acute; seconda pinna dorsale che origina sopra o appena posteriormente all'origine della pinna anale; pinna anale leggermente piu' grande della seconda dorsale. Denti essenzialmente dritti in entrambe le mascelle, con strette cuspidi sulla larga corona basale; denti suiperiori con i margini finemente dentellati, denti inferiori lisci. Colore grigio-medio sopra, che asuma nel bianco ventrale con una banda orizzontale piuttosto indistinta di pimentazione piu' scura lungo i fianchi luminescenti del ventre; estremita' del lobo caudale inferiore, delle pinne pettorali, della seconda dorsale e dell'anale scure o nere in individui adulti e sub-adulti, ma chiari nei giovani. Fino a 278cm, ma tipicamente fino a 250cm; taglia alla nascita da 50 a 80 cm. Mar Mediterraneo: piuttosto comune nel sudest del Mediterraneo, in particolare dalle regioni a sud del Canale di Sicilia, Algeria, Tunisia, Libia verso est ad Israele e libano; distribuito attraverso l'Egeo ma registrato piuttosto infrequentemente. Riportato occasionalmente dal sudovest della Sicilia durante i primi mesi estivi; catturato sporadicamente a sud di Malta e vicino alle isole Pelagie. Raro verso nord, considerato sporadico o eccezionale nell'alto Mar IOnio e Adriatico (non riportato recentemente, e ora puo' essere assente). Puo' essere confuso col Carcharhinus limbatus col quale condivide la distribuzione. E' un attivo squalo costiero o d'alto mare, trovato dalla superficie fino a 75 metri di profondita', ma di norma in acque piu' basse; spesso in spiagge sabbiose (perfino sulla linea d'onda), vicino ai banchi al largo e isole in acque piuttosto pulite. La specie appare nella regione per la prima volta in base a degli esemplari provenienti da Tripoli, Libia (Tortonese, 1950). Lo spinner si nutre principalmente di pesci pelagici e di fondale, incluso piccoli tonni, maccarelli, sardine, muggini e jacks (??); anche razze dal pungiglione e cefalopodi, polpi inclusi. Essi attaccano verticalmente i banchi di pesci pinneggiando rapidamente e terminando con spettacolari balzi in rotazione dalla superficie (da qui "spinner", il loro nome comune). Questo modo di nutrirsi e' condiviso a volte col C. Limbatus ma in misura minore. Lo spinner si riunisce prontamente per mangiare e puo' farlo anche sui rifiuti dei pescherecci. I movimenti di questi squali nelle acque del Mediterraneo possono essere legati alle stagioni (come ad est degli Usa e Sud Africa), ed in relazione sia alla temperatura dell'acqua che alla migrazione delle prede, ma sono necessari studi piu' avanzati per spiegarne la biologia e l'ecologia nella regione, insieme alla relazione con i ceppi del mar Rosso e Atlantico. Sono vivipari, con nidiate tra i 2 e i 15 piccoli secondo la taglia della madre; il periodo di gestazione va da 12 a 15 mesi; partoriscono a riva durante l'estate nelle coste Nord Africane. Le femmine maturano a 170-200cm; i maschi a 159-203cm.


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