In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Squalus acanthias (Spinarolo)

Un pescecane moderatamente grande, snello, molto abbondante, con due pinne dorsali spinate, senza pinna anale e col muso stretto e arrotondato. La spina della prima dorsale e' piu' corta di quella della seconda; origine della prima spina dietro le estremita' libere pettorali. Pinna caudale senza incavo subterminale; presenza di carene sul peduncolo caudale inferiore. Incavo precaudale ben evidente sul dorso. Denti superiori ed inferiori piuttosto simili con cuspidi oblique. Color chiaro o grigio-medio sopra, piu' chiaro sul ventre, con rilevanti macchie bianche sul corpo e assenza di punte o margini bianchi sulle pinne dorsali. Fino a circa 150cm, ma generalmente molto piu' piccolo, tipicamente 120cm o meno; taglia alla nascita da 22 a 33 cm. N.E. Atlantico: comune o abbondante; cosmopolita ma pre tropicale. Quasi l'intera regione su scogliere continentali, dall'Artico boreale (Islanda e mar di Barens) verso sud lungo tutta la costa europea incluso il Baltico; Penisola Iberica del sud fino alle coste Africane col limite inferiore nel Sahara occidentale; anche le isole Canarie e Madeira. E' uno squalo abbondante e ben studiato che si presenta sia sotto costa che al largo, anche in estuari e zone salmastre ma senza inoltrarsi in acqua dolce. Lo spinarolo frequenta acque dalla linea di marea fino ad almeno 950m, quantunque generalmente meno in profondita' vivino al fondo sopra substrati di sabbia, fango o ghiaia e specialmente nelle vicinanze di banchi sommersi. Questi squali preferiscono acque piu' fredde tra 7 e 15°C, e migrano sia orizzontalmente che verticalmente per mantenersi in habitat ottimali. La distanza piu' lunga durante le migrazioni stagionali e' ben nota in questa specie, sia nei mari Europei che altrove. Formando spesso gruppi molto grandi, lo spinarolo, sebbene a volte nuoti lentamente, e nondimeno un attivo predatore di un'ampia varieta' di teleostei, inclusi clupeidi come sardine e aringhe, blennies, gadi e pleuronettidi (rombi, sogliole etc.); anche cefalopodi come seppie e calamari, polpi, gamberi, granchi, euphasiid, policheti e altri invertebrati bentonici. Compie anche razzie nei palamiti di profondita', nasse e reti. Sono loro stessi prede di diversi squali piu' grandi, sia pelagici che di profondita'. Videocamere subacquee posizionate in reti di fondo hanno documentato il nuoto a notevole velocita' e improvvisi cambi di direzione attraverso il substrato del fondale nel tentativo di eludere la cattura; di norma sono piu' lenti. La struttura della popolazione di spinaroli del Nord-est Atlantico e' stata oggetto di studi frequenti, non ultimo per l'importanza commerciale data a questi squali da un gran numero di pescatori Europei. Le interrelazioni fra gli individui restano incerte e i modelli migratori possono essere spostati considerevolmente nel tempo, spiegando in parte i risultati spesso non uniformi di ricerche mirate condotte a partire dai primi anni 60. Ci furono riscontri evidenti nel dimostrare l'esistenza di essenzialmente due popolazioni maggiori nelle Isole Britanniche: una a nord, migrata attraverso il Mare d'Irlanda e la Norvegia e una a sud, che frequentava il Canale d'Inghilterra e dintorni. Oggi la situazione non e' cosi' chiara. Questi squali creano anche banchi per sesso localizzati e temporanei, i quali possono alterare i risultati degli studi organizzati laddove i riscontri sono raccolti dai pescatori commerciali. E' una specie ovovivipara che da alla luce da 2 a 11 piccoli con una ripartizione paritaria fra i sessi. Il periodo di gestazione va da 18 a 22 mesi, con le femmine che partoriscono una volta ogni due anni. Le femmine maturano dopo circa 10 anni tra i 70 e 100cm, i maschi a circa 11 anni tra i 60 e i 72cm.


special thanks to:
biopix.com
discoverlife.org
fishpix.kahaku.go.jp
fotobiomare.com
www.flmnh.ufl.edu
ginux.univpm.it
www.koralsiden.dk
itis.gov
marinespecies.org
natuurlijkmooi.net
ramblincameras.com
ryanphotographic.com
scuba-equipment-usa.com
Alberto Vigliani
Marco Senigalliesi
Sergio Casalegno
Stefano Guerrieri
slugsite.tierranet.com
starfish.ch
vibrantsea.net
wetwebmedia
Gary McDonald
Ron Wolf
Sherry Ballard
Douglas Klug
Robert Potts
Tammy Ward
California Academy of Sciences
Paddy Ryan
Joseph Dougherty/ecology.org
Garry McCarthy
Nathan Litjens
calphotos.berkeley.edu
Sam Baccini
Richard Lang
Gustavo Grandjean
Rubén Guzmán
Gonçalo M. Rosa
Eugenia Patten
Alison Young
William Leonard
Eugene Weber
L. & L. Langstroth
Moorea Biocode
John White