In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)
La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto
Prionace glauca (Verdesca)
Lungo fino a 4 metri e pesante fino a 200 kg (anche se solitamente si trovano esemplari più piccoli), la verdesca ha un corpo allungato, idrodinamico, con testa appuntita e naso aguzzo. La bocca è grande, provvista di forti denti triangolari. Le pinne pettorali sono lunghe e strette, le altre pinne corte e appuntite. La coda è formata da due lobi, il superiore è lungo 4 volte l'inferiore. La colorazione è caratteristica: il dorso è blu scuro, i fianchi e la coda sono blu-grigi mentre il ventre e il mento sono bianchi. Questo squalo è diffuso in tutti i mari tropicali e subtropicali (ma si spinge anche in acque temperato fredde durante l'estate), sia in acque costiere che distanti dalla costa. E' abbastanza comune nel Mar Mediterraneo, soprattutto in Adriatico, ma sempre molto al largo. L'accoppiamento è cruento: il maschio morde ripetutamente la femmina. Da alcuni studi sembra che esso non possa portare a termine l'accoppiamento senza questo pericoloso rituale. L'evoluzione ha portato quindi la femmina ad avere sul dorso la pelle spessa 3 volte quella del maschio. La verdesca è vivipara e la gestazione dura tra i 9 e i 12 mesi. Gli esemplari entrano in età riproduttiva a 4-6 anni di vita. La verdesca si nutre di seppie, calamari, uccelli marini e pesci, anche di grandi dimensioni. A sua volta è predato dallo squalo bianco, dallo squalo Mako e da altri squali più grandi. Questo squalo è pescato in grandi quantità in tutto il mondo per le sue carni nonostante siano scarsamente apprezzate. Accidentalmente è ucciso assieme ai tonni o ai pescespada. Le sue pinne sono l'ingrediente principale della zuppa di pinne di pescecane della cucina orientale. Il suo fegato è utilizzato per estrarre olio mentre la sua pelle per l'abbigliamento. Da non dimenticare che la Food and Drug Administration degli Stati Uniti ha inserito la carne di squalo, e quindi anche di questa specie (assieme a quella di Pesce spada ed alcune altre specie di pesci predatori pelagici) tra quelle dei 4 pesci che bambini e donne incinte dovrebbero evitare di mangiare per i rischi legati alle intossicazioni da mercurio. La verdesca è uno squalo che tende ad essere curioso, ma raramente attacca l'uomo. Tra la classifica delle specie di squali "pericolosi" risulta tra gli ultimi posti. Va comunque sottolineato che circa il 4% degli attacchi è attribuita al Prionace glauca. Tuttavia evita il contatto con gli esseri umani, non facendo parte della sua dieta ed essendo loro più pericolosi che appetitosi per quest'ultimo.
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