In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)
La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto
Syngnathus abaster (Pesce ago di rio)
E’ diffuso in tutto il mar Mediterraneo, nel mar Nero (dove vive una forma più grande, che comunque non è una sottospecie) e nell’Oceano Atlantico tra il golfo di Guascogna e il Marocco. E’ molto comune in tutti i mari, le lagune e le foci d’Italia. E’ questa una specie strettamente costiera che non si trova mai a profondità superiore a qualche metro, si rinviene su fondi mobili coperti da vegetazione, soprattutto Fanerogame come Posidonia oceanica o, soprattutto Zostera. E’ un pesce notevolmente eurialino e penetra volentieri nelle foci e nelle lagune stabilendovi popolazioni, anche in acque quasi dolci. Il suo aspetto è caratteristico e molto simile a quello degli altri Syngnathidae, con corpo così sottile ed allungato da apparire filiforme, bocca molto piccola su di un muso corto e diritto con una carena superiore. Le uniche pinne presenti sono le pinne pettorali, la pinna dorsale, bassa e di altezza costante e posta a metà del corpo e le pinna caudale, piccola. La pinna anale è ridottissima. Appare più tozzo rispetto agli altri pesci ago. La colorazione è bruna o verde vivo, le femmine adulte presentano strie verticali sull’addome. Misura fino a 15 cm (20 cm la razza del mar Nero), in acque salmastre le dimensioni restano inferiori.. La riproduzione dei pesci ago è particolarmente interessante, dopo un corteggiamento che comporta reciproci avvolgimenti delle code con un movimento tremolante, le uova sono deposte dalla femmina in una tasca ventrale del maschio, grazie ad una papilla genitale molto sviluppata. Qui le uova vengono trattenute nel cosiddetto marsupio fino alla schiusa e gli embrioni vengono nutriti dai capillari che avvolgono le uova. Alla fine sono liberati dei giovanili molto simili agli adulti. E’ un buon nuotatore, a differenza degli altri pesci ago, per lo più striscianti. Staziona spesso con la coda appoggiata al fondo ed il corpo rialzato.
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