In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Xyrichtys novacula (Pesce pettine)

Questa specie è diffusa in tutto il mar Mediterraneo e nell’Oceano Atlantico sia sul lato europeo (dal Portogallo al golfo di Guinea) che su quello americano (dalla North Carolina al Brasile). Lungo le coste italiane non è comune se non nei pressi delle isole Eolie dove è abbondante. Vive su fondi di sabbia sottile nei pressi di praterie di Cymodocea nodosa a piccole profondità, fino a 15-20 m. In inverno migra a profondità maggiori. E’ molto diverso dagli altri labridi mediterranei, è infatti, molto compresso lateralmente ed ha un caratteristico profilo ripidissimo con fronte spiovente verticalmente. La pinna dorsale è unica e lunga, l’anale simile ma più corta, la pinna caudale ha profilo convesso. Il colore della femmina è grigiastro o color sabbia con tonalità che danno sul rossastro o sull’arancio con linee blu vivo attorno all’occhio, inoltre sono presenti scaglie con riflessi vivaci sull’addome. Il maschio adulto è complessivamente grigio con tonalità giallastra con qualche macchietta rosa salmone. Può raggiungere i 20 cm. Il maschio si circonda di un harem di femmine. La deposizione avviene in estate, le uova e le larve sono pelagiche. I giovani fino a circa 4-5 cm hanno un aspetto completamente diverso da quello degli adulti, sono infatti dotati di raggi allungatissimi sulla pinna dorsale, hanno capo meno alto e a profilo meno verticale e sono cosparsi di macchie verdastre. La specie, come molti labridi, è ermafrodita proterogina per cui i giovani sono femmine ed i vecchi diventano maschi. Si ciba soprattutto di molluschi e Crostacei. Si infossa nella sabbia a testa in avanti al minimo cenno di pericolo. Abbocca voracemente alle lenze innescate con esche animali, le sue carni sono apprezzate per le fritture.


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