In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Carcharhinus albimarginatus (Squalo punte argentee)

Squalo punte argentee

Di squali con le punte bianche i mari sono pieni. C'e' quello di scogliera, piccolo e un po' grassotto Trianedon obesus; c'e' quello oceanico dalle lunghe pinne pettorali Carcharinus longimanus e, infine, c'e' lui, il Carcharinus albimarginatus. Riconoscerlo non e' affatto difficile, osservando il bianco quasi argenteo che campeggia all'estremita' di tutte le sue pinne, nessuna esclusa, dalla dorsale alle pettorali passando per la caudale. Quanto al resto, la sua sagoma e' affusolata, potente, con una pinna dorsale un po' appuntita e un'ampia coda che lo sospinge innanzi senza fatica. E raro incontrarlo. Se riconoscerlo non e' difficile, questo squalo non ama certo farsi vedere. Non che sia raro, ma preferisce starsene al largo delle barriere piu' isolate muovendosi in tutta la colonna d'acqua dalla superficie, dove segue talvolta dietro le barche, sino a 600-800 metri di profondita'. Ma dopo tutto il fatto che rimanga lontano pare che non sia un male: viene giudicato infatti potenzialmente pericoloso per l'uomo, tanto piu' che viene attratto dai suoni a bassa frequenza come quelli prodotti da chi nuota o dalle bolle degli erogatori. In sostanza, anche se non ci sono notizie precise in merito, e' meglio stare attenti. Infine, i pesci di cui il punte argentee si ciba riflettono la sua distribuzione verticale. Nello stomaco sono stati trovati pesci volanti, tonni, tonnetti, labridi, anguille di mare, sogliole, polpi e pesci lanterna di profondita'. Aggressivi con i propri simili. Probabilmente prede cosi' differenti vengono catturate applicando di volta in volta le tecniche piu' adatte. Ma questa e' soltanto un'ipotesi. Di sicuro si sa che gli squali a punte argentee sono piuttosto veloci e in grado di approfittare degli altri squali intenti a nutrirsi, lanciandosi a tutta velocita' nel mucchio per afferrare qualche brandello di preda fluttuante nell'acqua. La stessa aggressivita' viene riservata ai propri simili, come testimoniano molti esemplari con evidenti segni di morsi sui fianchi e il dorso dovuti ai 50-60 denti appuntiti e a margini finemente seghettati che costituiscono il corredo offensivo della specie. L'incontro con questi squali non e', come detto, frequente, ma i giovani fanno in qualche modo eccezione. In estate le femmine adulte si avvicinano alle coste e alle acque meno profonde dove danno alla luce 5-6 piccoli che misurano alla nascita 63-68 cm. Pur essendo perfettamente formati e in grado di cacciare da soli, i piccoli non sembrare amare molto il mare aperto. Alcuni esperimenti di marcatura condotti nell'Oceano Indiano hanno dimostrato che piu' del 70% degli esemplari contrassegnati erano rimasti nel raggio di due chilometri dal punto dove era avvenuta la prima cattura e che la massima distanza percorsa era stata di appena sette chilometri. Sino alla maturita' sessuale, che viene raggiunta 170-195 cm, i giovani sono dunque piuttosto stanziali e, sempre per quel che se ne sa, si sviluppano lentamente: 9 cm all'anno dato che la lunghezza massima si aggira sui 3 metri. Vivono fino a 30 anni. Quest'ultimo dato permette di soddisfare un'altra curiosita' sulla specie, consentendoci di calcolare che lo squalo a punte argentee viva almeno una trentina d'anni se si considera che i pesci, in genere, rallentano il loro ritmo di crescita invecchiando.


special thanks to:
biopix.com
discoverlife.org
fishpix.kahaku.go.jp
fotobiomare.com
www.flmnh.ufl.edu
ginux.univpm.it
www.koralsiden.dk
itis.gov
marinespecies.org
natuurlijkmooi.net
ramblincameras.com
ryanphotographic.com
scuba-equipment-usa.com
Alberto Vigliani
Marco Senigalliesi
Sergio Casalegno
Stefano Guerrieri
slugsite.tierranet.com
starfish.ch
vibrantsea.net
wetwebmedia
Gary McDonald
Ron Wolf
Sherry Ballard
Douglas Klug
Robert Potts
Tammy Ward
California Academy of Sciences
Paddy Ryan
Joseph Dougherty/ecology.org
Garry McCarthy
Nathan Litjens
calphotos.berkeley.edu
Sam Baccini
Richard Lang
Gustavo Grandjean
Rubén Guzmán
Gonçalo M. Rosa
Eugenia Patten
Alison Young
William Leonard
Eugene Weber
L. & L. Langstroth
Moorea Biocode
John White