In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Puntius tetrazona

Puntius tetrazona
In Indonesia e nel suo arcipelago, in particolare è diffusa nell'isola del Borneo e sull'isola di Sumatra. Nel corso del XX secolo, per favorire la vendita per l'aqcuariofilia, è stato introdotto anche a Porto Rico, in Colombia, nelle Filippine e in Australia. Vive nei laghi, nei fiumi e nei torrenti con corrente, purché con acqua pulita e ben ossigenata, con fondali di ghiaia fine o sabbia generalmente scura. La temperatura dell'acqua è di 20-26 °C e va da leggermente acida a neutra e da tenera a leggermente dura.
Lunghezza: può arrivare fino ai 7 cm di lunghezza.
Livrea molto attraente. Il corpo è alto, compresso ai lati, con coda forcuta e pinne corte e appuntite. La caratteritica più evidente del barbo tigre è la livrea, con 4 bande nere verticali che attraversano il corpo del pesce: una passa sull'occhio, una dopo l'opercolo branchiale e due sul peduncolo caudale. Le pinne sono rossastre: la dorsale e l'anale hanno la base nera.
Dimorfismo sessuale: la femmina differisce dal maschio per le fattezze arrotondate, mentre il maschio ha una corporatura più minuta (è spesso più piccolo e magro), snella e slanciata. Durante il periodo degli amori ha inoltre le pinne ventrali, il bordo della dorsale e la punta del muso di un rosso acceso. La livrea in generale del maschio risulta più vivace.
Varietà: esistono alcune varietà di colore, selezionate artificialmente dall'uomo (a volte pure colorate artificialmente). In una di esse le bande nere sono allargate fino a formare un'unica zona nero-verde con riflessi metallici lungo i fianchi del pesce che le fanno assumere un caratteristico color verde muschio. Questa varietà è conosciuta anche come barbo verde. Esiste poi un'altra varietà leggermente più rara completamente rossa. Un'altra, invece, presenta caratteristiche tipiche dell'albinismo, e ha livrea rosa-gialla. Tutte le forme colorate conservano le tipiche bande, anche se talvolta non sono nere: negli albini, infatti, sono ramate.
Grande nuotatore della parte centrale del fiume, connotato negativamente da una fama di pesce prepotente ed aggressivo, non crea grossi scompigli nell'acqua ed anzi risulta essere un pacifico e gregario pesce di branco. Vive in gruppi isolati non inferiori ai 10 esemplari. All'interno del gruppo si stabilisce un ordine gerarchico, che i pesce, a parte il "bullo" della situazione, sono ben felici di rispettare, piuttosto che attaccare i pesci di altre specie. Spesso in natura convive pacificamente in compagnia di specie robuste e di buona taglia come altri barbi, ciclidi, caracidi di grandi dimensioni. Non danneggia le piante ed anzi frequenta e gradisce una folta vegetazione, purché al centro del corso d'acqua ci sia ampio spazio libero soprattutto nella zona centrale del fiume. Non convive bene con pesci lenti o con pinne lunghe, come guppy, betta e gourami, o particolarmente aggressivi.
Il rituale d'accoppiamento prevede fecondazione esterna. La coppia, riconoscibile per il gonfiore della femmina e l’intensa colorazione del maschio, si isola in acque tenere e leggermente acide che abbiano una temperatura più o meno di 25-27° C. Le uova sono deposte su piante a foglie fitte o sul substrato, al termine i genitori si allontanano rapidamente a volte può manifestarsi una forma di cannibalismo. Alla schiusa (dopo circa un giorno, più altri 3-4 giorni per riassorbire il sacco vitellino) i minuscoli avannotti si nutrono di infusori o sostanze organiche finissime.
Oltre alla caccia di piccoli caracidi o pesci con pinne lunghe e filamentose, si nutre anche di insetti e delle loro larve come quelle di zanzare nere e bianche, plancton od infusori, dafnie e vermi vivi a volte anche di alghe di cui apprezza la Spirulina.
Si può allevare e riprodurre con successo in acquario, però, anche se spesso attrae il neofita per la bella livrea ed il costo contenuto, questo barbo non è adatto alla maggioranza degli acquari di comunità perché può mordicchiare i pesci con le pinne lunghe o più lenti (in particolare i Pecilidae). È un pesce generalmente tranquillo, vive in branchi (minimo 8 esemplari) e va ospitato in vasche di dimensioni minime di 60 cm. Va nutrito con esche congelate, vive o scaglie, anche vegetali. Le coppie durante la riproduzione vanno isolate in un acquario di circa 50 litri e gli va fornita della fibra di perlon su cui la coppia depone le uova, gli avannotti possono essere nutriti con mangime in polvere finissimo.
 


per gentile concessione di: Bob Fenner
per gentile concessione di: Malene Thyssen
per gentile concessione di: Andr Karwath
special thanks to:
biopix.com
discoverlife.org
fishpix.kahaku.go.jp
fotobiomare.com
www.flmnh.ufl.edu
ginux.univpm.it
www.koralsiden.dk
itis.gov
marinespecies.org
natuurlijkmooi.net
ramblincameras.com
ryanphotographic.com
scuba-equipment-usa.com
Alberto Vigliani
Marco Senigalliesi
Sergio Casalegno
Stefano Guerrieri
slugsite.tierranet.com
starfish.ch
vibrantsea.net
wetwebmedia
Gary McDonald
Ron Wolf
Sherry Ballard
Douglas Klug
Robert Potts
Tammy Ward
California Academy of Sciences
Paddy Ryan
Joseph Dougherty/ecology.org
Garry McCarthy
Nathan Litjens
calphotos.berkeley.edu
Sam Baccini
Richard Lang
Gustavo Grandjean
Rubén Guzmán
Gonçalo M. Rosa
Eugenia Patten
Alison Young
William Leonard
Eugene Weber
L. & L. Langstroth
Moorea Biocode
John White