In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Betta splendens

Betta Splendens (Pesce combattente)
Diffuso nel sudest asiatico, specialmente in Thailandia, in Cambogia e nel Laos.
Abita le acque stagnanti, le risaie, i canali, gli specchi lacustri con deboli correnti e acque poco ossigenate. Come tutte le specie della sua famiglia, è in grado di respirare l'ossigeno direttamente dall'aria, attraverso un organo chiamato labirinto.
Le dimensioni variano dai 5 agli 8 centimetri, secondo l'estensione delle pinne. Il corpo è cilindrico, le femmine sono tozze, con piccola pinna dorsale, lunga anale, pettorali tonde, così come la coda, tondeggiante ma sfrangiata tra i raggi. Il maschio è più grosso, con lunghe pinne. La livrea originaria prevede testa nera, corpo verde blu metallico e pinne rosse con riflessi blu-verdi metallizzati. Tuttavia l'uomo ha selezionato numerosissime qualità colorate con le pinne estremamente sviluppate (le più conosciute sono la blu, la rossa, la verde, la blu-rossa, la nera blu...) con svariate forme, tanto da arrivare a riconoscere standard qualitativi regolati da associazioni internazionali.
Tra tutte le Betta, il pesce combattente presenta il più spiccato dimorfismo sessuale: le femmine hanno un corpo di piccole dimensioni, più o meno cilindrico con le pinne dispari (dorsale, caudale ed anale) meno sviluppate rispetto al maschio; il colore della livrea varia dal bruno al blu-nero, al rosso, al verde.
Il loro nome comune è determinato dal fatto che i maschi hanno una indole molto territoriale nei confronti dei loro simili di sesso maschile, anche se di solito in natura per il territorio non si arriva ad un vero e proprio combattimento, perché uno dei due contendenti ha la possibilità di fuggire lontano rimediando solo qualche morso sulle pinne. Per questo motivo si può allevare un solo maschio per acquario, magari in compagnia di alcune femmine, badando a non abbinarlo a pesci simili. Questa caratteristica è stata sfruttata dai thailandesi, che fin da antichissima data gestiscono numerosi giri di scommesse sulle battaglie tra pesci combattenti. Infatti i combattimenti causati dall'uomo hanno sempre esito mortale per uno dei due pesci, poiché il maschio vincente colpisce ripetutamente lo sconfitto fino ad ucciderlo (essendo in uno spazio chiuso infatti non può sottrarsi ai suoi attacchi), se i due non vengono divisi in diverse vaschette.
Questa caratteristica possessività dei Betta splendens si riscontra anche nell'ambito della riproduzione. Prima dell'accoppiamento il maschio costruisce un nido galleggiante formato da bolle d'aria e detriti vegetali. Al termine del corteggiamento (piuttosto concitato e violento) la femmina viene abbracciata dal maschio, in modo che possa espellere le uova più volte, e il maschio provvede a fecondarle immediatamente, prima di raccoglierle in bocca e depositarle tra le bolle. Terminata la deposizione, la femmina è scacciata dal maschio che si occuperà per i primi giorni della cura del nido, rimuovendo le uova non fecondate e raccogliendo quelle che cascano. Dopo la schiusa il maschio, continua a curare i piccoli avannotti, li sorveglia e li rimette nel nido di bolle fino a quando non riescono a nuotare e muoversi indipendentemente.
Attualmente il pesce combattente si può trovare in qualsiasi parte del mondo e il suo allevamento non è particolarmente difficile. Gli unici accorgimenti che bisognerebbe avere sono la sua sconsigliata convivenza con alcuni pesci e la temperatura dell'acqua (attorno ai 28-31° per la riproduzione). È consigliato allontanare, dal nido di bolle, la femmina dopo che le uova siano state deposte
 


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