In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Hemichromis lifalili (Pesce rubino)

Hemichromis lifalili (Pesce rubino)
Colorazione rosso intensa con una estesa puntinatura azzurra. Molto apprezzato nel campo dell'acquariofilia per la bellezza della livrea, l'intelligenza e il comportamento.
Questa è una delle specie più belle del genere. Presenta una forma allungata, compressa ai fianchi. In tutti e due i sessi, oltre ad una calda colorazione marrone sulla testa e sulla nuca, il corpo si presenta molto colorato di rosso-arancio e rosso vivo. Nel periodo dell'accoppiamento quasi tutto il corpo è rosso lacca. Inoltre, questi pesci hanno una grossa macchia scura sull'opercolo branchiale, ornata in parte da un contorno dorato. Il peduncolo caudale non presenta alcun segno particolare. Soltanto al centro del corpo, su entrambi i fianchi, spicca una grossa macchia scura. Su tutto il corpo, la testa e le pinne, sono ben evidenti numerose file di puntini celesti luminosi.
I maschi raggiungono una lunghezza di 10 cm, le femmine restano leggermente più piccole.
Vive nell'Africa occidentale, si trova nel fiume Congo e in un suo affluente settentrionale, il fiume Ubangi, nello Congo. Predilige particolarmente corsi d'acqua che scorrono nella foresta e laghi ben ossigenati. In altre zone H. lifalili non è ancora stato trovato.
Si ciba prevalentemente di piccoli pesci e insetti.
Tutte le specie appartenenti al gruppo dei "Ciclidi rossi" si possono allevare senza problemi insieme ad altri Ciclidi della stessa taglia, così come con pesci appartenenti ad altri generi, di taglia simile e non troppo delicati. Devono disporre di un acquario spazioso, non inferiore a 130 cm di lunghezza, 50 cm di profondità e 40 cm di altezza. Quale materiale di fondo si utilizza del ghiaietto fine, con grana del diametro di 2 mm circa. Come nascondigli e rifugi, sassi e radici, posti direttamente sul vetro di fondo e quindi parzialmente ricoperti di ghiaietto. Per non avere troppi problemi, si arreda l'acquario di una ricca vegetazione, dato che questi pesci non danneggiano le piante; ma tenendo conto del loro comportamento territoriale si lasciano zone libere davanti ai rifugi o alle grotte in cui i pesci potrebbero stazionare o deporre le uova; altrimenti "provvedono da soli" a liberarsene e vengono quindi ritenuti dannosi alle piante. Quanto più selvaggio è l'aspetto del paesaggio subacqueo, tanto più mansueti sono questi pesci. L'acqua deve essere tenera ed acida e, in ogni caso, pulita e ricca di ossigeno. La temperatura viene regolata su 25-26 °C. Un terzo o un quarto dell'acqua deve essere cambiata con regolarità ogni 7-14 giorni. Neppure l'alimentazione pone problemi, accettano di tutto, dal mangime vivo quali larve di zanzara, lombrichi, enchitrei, pulci d'acqua e pesciolini, al mangime in fiocchi e granulare.
La riproduzione di questa specie offre interessanti fasi di osservazione. Non appena si forma una coppia ben affiatata, si può innanzi tutto osservare come essa procede alla pulizia di un sasso. I "Ciclidi rossi" sono fra i pesci che depongono le uova su di un substrato e curano la prole formando una famiglia di tipo "parentale" (nella quale, cioè, entrambi i riproduttori si dedicano alle cure parentali). Di solito, la femmina depone le uova su di un sasso ed il maschio le feconda immediatamente. Dopo 38 ore, nell'uovo si possono già osservare i primi segni di vita: l'embrione pompa il liquido embrionale, che è ben visibile attraverso la membrana vitellina. Ad una temperatura di 25,5 °C, la schiusa avviene dopo 50 ore. Dopo cinque giorni e mezzo, gli avannotti nuotano liberamente e vengono guidati da entrambi i riproduttori, ma principalmente dalla femmina. Il maschio si occupa prevalentemente della difesa del territorio, che si allarga sempre di più con la crescita degli avannotti ed il conseguente sciamare degli stessi. Durante questo periodo, l'acquario deve essere di dimensioni tali e così riccamente arredato con piante, che gli altri pesci possano appartarsi e, se necessario, anche nascondersi. Per la sicurezza degli avannotti, il maschio può diventare molto aggressivo. Come primo mangime, vengono normalmente somministrati naupli di Artemia. Inoltre, quale indispensabile arricchimento della dieta viene ritenuto utile alternare con del mangime secco finemente polverizzato poiché gli avannotti, che possono raggiungere le trecento unità, hanno un enorme appetito, molto difficile da calmare.
 


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