In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Osphronemus goramy (Gurami gigante)

Osphronemus goramy (Gurami gigante)
Questo pesce è diffuso nel sud-est asiatico: Sumatra, Borneo, Giava, Thailandia (bacino del Mekong). Diversi paesi stanno introducendo questo pesce per acquacoltura. Del tutto assente in Sarawak.
Abita le acque lente di fiumi, paludi e laghi, comprese le foreste inondate nella stagione monsonica.
Il gurami gigante presenta un corpo massiccio, compresso ai fianchi: visto di fianco presenta una forma ovaloide, con peduncolo caudale massiccio. La testa è camusa, con mandibola prominente. Le pinne pettorali sono grosse e arrotondate, così la dorsale e l'anale (leggermente allungata). Anche la coda è tondeggiante; le pinne ventrali sono filiformi.
La livrea è grigio-verde, più scura sul dorso, macchiata sui fianchi e sulla testa di rosso e nero. Le scaglie sono orlate di verde scuro, dando l'impressione di un reticolo lungo il corpo del pesce.
Raggiunge una lunghezza di 70 cm.
Il maschio costruisce un nido di bolle e corteggia una femmina, convincendola ad accoppiarsi con lui al di sotto della struttura. Le uova vengono raccolte dal maschio ed inserite tra le bolle. Il maschio si prende cura delle uova e della prole.
Il gurami gigante ha dieta onnivora: si ciba di vegetali, piccoli pesci, crostacei, insetti, invertebrati, piccoli uccelli e mammiferi, nonché carogne.
Non ancora diffuso in occidente, nei luoghi d'origine è ampiamente pescato per l'alimentazione umana. Come tutte le specie della famiglia, questo pesce può sopravvivere alcune ore fuori dall'acqua grazie all'organo respiratorio chiamato labirinto: questo è il motivo della sua diffusione come cibo in popolazioni raramente dotate di frigorifero.
L'aspetto particolare e la docilità ne hanno fatto un affascinante ospite di molti acquari occidentali, specialmente di quelli pubblici, vista la mole non indifferente per un pesce d'acqua dolce.
 


per gentile concessione di: Bob Fenner
special thanks to:
biopix.com
discoverlife.org
fishpix.kahaku.go.jp
fotobiomare.com
www.flmnh.ufl.edu
ginux.univpm.it
www.koralsiden.dk
itis.gov
marinespecies.org
natuurlijkmooi.net
ramblincameras.com
ryanphotographic.com
scuba-equipment-usa.com
Alberto Vigliani
Marco Senigalliesi
Sergio Casalegno
Stefano Guerrieri
slugsite.tierranet.com
starfish.ch
vibrantsea.net
wetwebmedia
Gary McDonald
Ron Wolf
Sherry Ballard
Douglas Klug
Robert Potts
Tammy Ward
California Academy of Sciences
Paddy Ryan
Joseph Dougherty/ecology.org
Garry McCarthy
Nathan Litjens
calphotos.berkeley.edu
Sam Baccini
Richard Lang
Gustavo Grandjean
Rubén Guzmán
Gonçalo M. Rosa
Eugenia Patten
Alison Young
William Leonard
Eugene Weber
L. & L. Langstroth
Moorea Biocode
John White