In ricordo dell’amico Ferruccio
(senza il suo appassionato lavoro questa sezione del sito non esisterebbe)

La navigazione di questa sezione segue, per quanto possibile, la nomenclatura binomiale secondo Linneo, pertanto i nomi sono riportati in latino. Per alcune specie è riportato anche il nome con è cui è generalmente conosciuta in italia. Non siamo biologi ma solo appassionati pertanto chi rilevasse errori di catalogazione è pregato di segnalarlo tramite il modulo di contatto

Corydoras pygmaeus

Corydoras pygmaeus
Diffuso in tutta la regione amazzonica ma tipico del bacino del Rio Madeira (Brasile).
Lunghezza: 2-3 cm.
Fa parte del gruppo dei cosiddetti "Corydoras nani", cui appartengono anche C. nanus, C. habrosus e C.hastatus, tutte specie di taglia non superiore ai 3 cm.
Dimorfismo sessuale: nel maschio la pinna dorsale anteriore è più sviluppata ed appuntita rispetto a quella della femmina.
Corydoras pygmaeus, come tutto il gruppo dei Corydoras nani, è caratterizzato, rispetto alle congeneri, da una vivacità e sicurezza maggiori e soprattutto dalla tendenza a nuotare nella fascia centrale dell'acqua, piuttosto che sul fondo. Vive anche in acque profonde sempre in gruppi che non scendono mai sotto i 10-15 individui. Gli esemplari che per qualche motivo non vivono in un gruppo tendono ad isolarsi ed a restare sul fondo. Vive in un'acqua leggermente acida, con 2-8°dGH e una temperatura di 24-26 °C.
Le coppie si isolano dal resto del branco e, dopo essersi nutriti adeguatamente iniziano i giochi amorosi. I partner si collocano spesso in punti dive c'è un frequente ricambio dell'acqua e dove la temperatura è intorno ai 26 °C (il pH è pari a circa 6,5 e l'acqua non è dura 4-7°dgH). Le uova che possono essere anche un centinaio vengono raccolte dalla madre con le pinne ventrali, fecondate dal maschio che la insegue continuamente e successivamente appiccicate sulle pareti od oggetti nel fiume oppure depositate in buche scavate precedentemente dai genitori. Dopo la riproduzione i genitori si allontanano e gli avannotti si nutrono di ciò che costituisce la melma del corso d'acqua. Può capitare il fenomeno del cannibalismo.
In natura sono onnivori, ma prediligono piccoli crostacei.
Si può allevare in acquario od in vasche di capacità non inferiore a 80-100 l. Può convivere con tutte le piante.
Risente della cattura per il mercato acquariofilo e dell'inquinamento dell'acqua dovuto alle piogge acide
 


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